Statuto di Faenza Coraggiosa

PREAMBOLO

In un momento storico in cui è necessario ripensare ogni singolo aspetto delle nostre vite politiche, economiche e sociali, l’Associazione Faenza Coraggiosa nasce per porre nuove domande e articolare risposte positive; per offrire soluzioni ai problemi contingenti, ma - soprattutto - per immaginare una nuova città: ecologica, progressista, solidale, femminista, antirazzista, europea. Faenza Coraggiosa vuole essere un mucchietto di sale nella terra storicamente fertile della città. Faenza Coraggiosa si dà oggi uno statuto ed un codice interno; nasce come soggetto politico e Associazione alla quale tutti possono aderire accettandone regole e valori di riferimento.
L’Associazione vuole: contribuire alla tensione culturale e civile dei cittadini; aiutare a declinare e rinnovare la democrazia in questa difficile transizione; difendere ostinatamente – innovando - la solidarietà nei rapporti umani e sociali; sostenere il lavoro come fondamento della dignità delle persone; conquistare nuove libertà civili, individuali e collettive.
Tre sono gli obiettivi sui quali intendiamo incardinare il nostro progetto e che tutti gli aderenti all’Associazione Faenza Coraggiosa sono chiamati a realizzare, attraverso la partecipazione, la proposta, la critica, l’organizzazione, l’azione politica:

a) progettare una città più ecologica, ri-disegnata e ri-pensata alla luce dell’epocale emergenza climatica, ambientale e biologica che stiamo attraversando; per garantire un futuro ecologico e sostenibile alle nuove generazioni. Faenza Coraggiosa sosterrà una nuova idea d’economia e nuove azioni produttive, convinta che sia solo attraverso una vera transizione ecologica che si potranno creare posti di lavoro, ottenere maggiori risorse per le amministrazioni locali e regionali e, infine, creare solide fondamenta per il futuro della Terra, delle plurime vite che animano la sua ricchezza biologica;

b) rafforzare la città democratica, nella quale tutti potranno esigere e fruire degli stessi diritti; nella quale la parità di genere non sia solo uno slogan ma invece abituali pratiche quotidiane; nella quale lo sguardo in avanti le nuove generazioni sia l’orizzonte dell’intera comunità;

c) difendere e diffondere la città solidale, dove la tensione comune sia quella che ci spinge a ridurre a zero le disuguaglianze; nella quale tutti concorrano al bene pubblico secondo le proprie capacità e possibilità; nella quale tutti possano vivere con dignità e orgoglio. Nessuno deve perdersi; nessuno deve rimanere solo.


Nel creare questo soggetto politico, Faenza Coraggiosa non dimentica gli sforzi di chi l’ha preceduta e anche accompagnata, lo sforzo e la generosità dei singoli e delle realtà associative e politiche che ne hanno permesso la costituzione. A loro il nostro grazie, a loro l’invito a continuare insieme il cammino. A livello regionale, il progetto regionale di Emilia Romagna Coraggiosa rimane un punto di riferimento. Ma non è che un inizio. Faenza è terra di forte impegno sociale in tutti i campi. Abbiamo bisogno delle competenze e delle capacità di tutti; vogliamo essere un luogo di sintesi efficace, un luogo che produce cambiamenti; intendiamo quindi continuare a confrontarci con le altre forze democratiche, i partiti, l’associazionismo, il volontariato; fuori e dentro le istituzioni. Vogliamo prendere sotto braccio tutti i delusi che si sono voltati indietro, tutti coloro che non si sono mai rassegnati e, finalmente, chi guarda alla politica con occhi nuovi, pieni di speranza.

STATUTO

Art. 1 - È costituita ai sensi degli articoli 36, 37 e 38 del codice civile un’associazione non riconosciuta denominata: associazione politico-culturale “Faenza Coraggiosa”, con sede in Faenza, Corso Mazzini 85, di seguito denominata Associazione.

Art. 2 - L'Associazione ispira la propria azione ai principi contenuti nella Costituzione della Repubblica Italiana, democratica ed antifascista, ed ha ad oggetto gli obiettivi indicati nell’appello "Faenza Coraggiosa", allegato al presente statuto di cui costituisce parte integrante (Allegato B). L’Associazione si pone l’obiettivo di contribuire allo sviluppo culturale e civile delle cittadine e dei cittadini, alla sempre più ampia diffusione della democrazia e della solidarietà nei rapporti umani, nonché alla pratica e alla difesa delle libertà civili, individuali e collettive. Le attività dell'Associazione e le sue finalità sono ispirate a principi di pari opportunità tra uomini e donne e rispettose dei diritti inviolabili della persona.

Art. 3 - L'Associazione, perseguendo tali finalità, intende sviluppare, nel pieno rispetto delle reciproche autonomie, ogni opportunità̀ di collaborazione con le associazioni democratiche, i sindacati, i partiti e i movimenti politici democratici della sinistra. L'Associazione potrà̀ dotarsi di organi di stampa periodica, pubblicazioni occasionali e utilizzare sistemi informativi on-line per diffondere il proprio programma di attività̀. Potrà̀ inoltre promuovere documenti, ricerche, studi ed incontri su temi politici, economici, istituzionali, culturali, nonché iniziative di pubblica rilevanza.

Art. 4 - All’Associazione possono aderire tutte le cittadine e i cittadini senza distinzione di genere, di appartenenza etnica, di orientamento sessuale, di lingua, di religione, di condizioni personali e sociali.

SOCI/E

Art. 5 - Il numero delle associate e degli associati è illimitato ed hanno tutti gli stessi diritti e doveri. I Soci compongono, con facoltà di voto deliberativo secondo il principio di democraticità, l'Assemblea degli Associati, di seguito denominata Assemblea.

Art. 6 - Per essere soci/e è necessario aderire allo Statuto, impegnandosi a osservare gli eventuali regolamenti e le delibere adottate dagli organi dell'Associazione, presentando domanda al Consiglio Direttivo. Se la richiesta di associazione non viene accettata, la decisione di diniego deve essere motivata per iscritto e comunicata entro 30 giorni.

Art. 7 - I Soci/e sono obbligati/e a versare il contributo associativo annuale stabilito in funzione dei programmi di attività, valido per anno solare. Tale quota sarà determinata con delibera del Consiglio Direttivo. Le quote associative non sono né trasmissibili, né rimborsabili.

Art. 8 - La qualifica di socio/a si perde per recesso o per decadenza ed esclusione. Il recesso dovrà essere comunicato in forma scritta.

Art. 9 - L'esclusione è deliberata dal Consiglio Direttivo nei casi in cui il socio/a:

  • Gravi violazioni delle disposizioni dello Statuto;
  • Prolungata morosità nel versamento del contributo come annualmente definito;
  • Con le proprie azioni o dichiarazioni, denigri, disonori o boicotti l’attività dell’associazione o dei suoi associati/e.

L'esclusione diventa operante dall’annotazione nel libro dei soci.

Art. 10 - Le deliberazioni prese in materia di recesso, decadenza ed esclusione debbono essere comunicate ai Soci destinatari mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o messaggio di posta elettronica con conferma di lettura.

Art. 11 - Il socio escluso, entro 30 giorni dal ricevimento del provvedimento di esclusione, può inoltrare ricorso in forma scritta al Collegio di Garanzia che valutata l’istanza delibererà e informerà il Consiglio Direttivo e l’Assemblea della decisione finale. Ogni decisione in tal senso sarà̀ registrata nel libro dei soci.

IL FONDO COMUNE / LE ENTRATE DELL’ASSOCIAZIONE

Art. 12 - Il fondo comune è costituito dai contributi associativi, da eventuali oblazioni, contributi e liberalità̀ che pervenissero all'Associazione per un miglior conseguimento degli scopi sociali e da eventuali avanzi di gestione. Costituiscono inoltre il fondo comune tutti i beni acquistati con gli introiti di cui sopra. Per il perseguimento delle finalità̀ istituzionali, l'Associazione dispone delle seguenti entrate:

  • le quote e i contributi degli associati/e;
  • i lasciti e le donazioni;
  • i contributi dello Stato, di enti pubblici, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell'ambito dei fini statutari;
  • erogazioni liberali degli associati/e e/o di terzi;
  • altre entrate compatibili con le finalità̀ dell'Associazione.

Il fondo comune ed i proventi derivanti dallo svolgimento delle attività istituzionali, non sono mai ripartibili, anche in modo indiretto, salvo diverse disposizioni di legge, fra i soci/e, durante la vita dell'Associazione né all'atto del suo eventuale scioglimento.

Art. 13 - L'esercizio sociale va dal 1° gennaio al 31 dicembre di ogni anno. Entro tre mesi dalla chiusura dell'esercizio sociale, il Consiglio Direttivo deve predisporre il bilancio consuntivo che deve essere approvato dall'Assemblea degli Associati entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio. Entro la stessa data redige anche un bilancio preventivo per
l'esercizio in corso, da sottoporre al voto dell'Assemblea. Tale bilancio si intende puramente indicativo delle strategie e dell'attività̀ che il Consiglio Direttivo intende svolgere e non è vincolante.

Art. 14 - L’Associazione è senza fini di lucro ed i proventi dell’attività non possono, in nessun caso, essere divisi fra gli associati, anche in forme indirette. L’eventuale residuo attivo del bilancio consuntivo dovrà essere reinvestito nell’associazione stessa per gli scopi istituzionali.

GLI ORGANI DELL’ASSOCIAZIONE

Art. 15 - Sono organi dell'Associazione:

  • L'Assemblea degli Associati/e;
  • Il Consiglio Direttivo;
  • La Presidenza;
  • La Vicepresidenza;
  • Il Tesoriere;
  • Il Collegio di Garanzia;
  • Il Collegio dei Revisori, se nominato.

L’ASSEMBLEA DEGLI ASSOCIATI

Art. 16 - L'Assemblea degli Associati/e è il luogo principale di discussione politica e culturale e di analisi delle proposte e problematiche politiche, con lo scopo di mantenere un continuo rapporto aperto con la società e il territorio Faentino. In particolare L’Assemblea:

  • elegge la Presidenza;
  • elegge il Consiglio Direttivo;
  • elegge il Collegio di Garanzia;
  • approva le linee generali del programma di attività politiche e sociali per l’anno sociale;
  • procede alla nomina delle cariche sociali;
  • procede alla modifica dello statuto sociale;
  • approva il bilancio consuntivo e preventivo;
  • delibera sulle proposte politiche avanzate dal Consiglio Direttivo;
  • elabora e delibera proposte politiche e d’iniziativa nell’ambito degli indirizzi annuali approvati;
  • delibera l'eventuale adesione dell'Associazione a centrali associative democratiche;
  • delibera su tutti gli altri oggetti attinenti alla gestione dell'Associazione riservati alla sua competenza dal presente Statuto o sottoposti al suo esame dal Consiglio Direttivo.

Art. 17 - L'Assemblea ordinaria è convocata dal Consiglio Direttivo almeno una volta all’anno entro il 30 aprile di ciascun anno per l’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo, per la discussione sull’attività svolta e per la programmazione delle attività future. L’Assemblea straordinaria è convocata almeno tre volte l’anno, e ogni qualvolta il Consiglio Direttivo o la Presidenza ne reputino l’opportunità o quando sia fatta richiesta motivata da almeno 50 associati/e o un quinto degli iscritti/e in regola con il versamento delle quote annuali e dovrà svolgersi entro 30 giorni dalla data in cui viene richiesta. La convocazione dell'Assemblea ordinaria o straordinaria deve effettuarsi almeno 8 giorni prima mediante avviso contenente l'ordine del giorno, il luogo, la data e l'orario di prima e seconda convocazione, da affiggersi nel locale della sede sociale, in altro luogo ove i Soci/e si ritrovino abitualmente oppure con comunicazione ai Soci/e inviata per lettera, fax, e-mail, SMS, messaggistica istantanea generale.

Art. 18 - Nelle assemblee hanno diritto al voto tutti gli associati/e di età maggiore di 16 anni. Le votazioni saranno, di norma, effettuate in modo palese, salvo che almeno un quinto dei presenti chieda il voto segreto. Qualora l’Assemblea si debba pronunciare su questioni personali di singoli associati/e la votazione si effettua a scrutinio segreto.

Art. 19 - L’Assemblea è presieduta dalla Presidenza che ne guida i lavori seguendo l’ordine del giorno della convocazione e garantendone la democraticità, favorendo la partecipazione di tutti gli associati/e, garantendo il diritto di parola secondo le modalità che la stessa Assemblea vorrà darsi.

Art. 20 - In prima convocazione l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita con la presenza di metà più uno dei Soci/e; in seconda convocazione l’Assemblea, sia ordinaria che straordinaria, è regolarmente costituita qualunque sia il numero degli intervenuti e delibera validamente a maggioranza assoluta dei presenti su tutte le questioni poste all’ordine del giorno. Nel solo caso in cui l’Assemblea deliberi in ordine alla modifica dello Statuto, è necessaria la maggioranza dei Soci/e e il voto favorevole di almeno i due terzi dei presenti. Le deliberazioni adottate dall’Assemblea dovranno essere riportate su apposito libro dei verbali.

CONSIGLIO DIRETTIVO

Art. 21- Il Consiglio Direttivo ha il ruolo di coordinare l’elaborazione delle proposte politiche e culturali e delle attività da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea. Il Consiglio Direttivo è formato da un minimo di 7 ad un massimo di 17 membri scelti tra i membri dell’Associazione. Il Consiglio Direttivo rimane in carica tre anni e i suoi componenti sono rieleggibili e rimangono tacitamente ed automaticamente in carica fino alla convocazione dell’apposita Assemblea che elegge i nuovi componenti.

Art. 21 - Il Consiglio Direttivo:

  • elegge il Tesoriere;
  • definisce, sulla base delle linee guida approvate dall’Assemblea dei Soci, il numero e le competenze dei Gruppi di Lavoro tematici e ne nomina i Coordinatori;
  • fissa le mansioni eventuali degli altri consiglieri in ordine all’attività svolta dall’Associazione per il conseguimento dei propri fini istituzionali;
  • elabora, con il contributo dei Gruppi di Lavoro, le proposte politiche da sottoporre all’Assemblea degli Associati;
  • redige il programma delle attività sociali previste dallo Statuto, sulla base delle linee approvate dall’Assemblea degli Associati;
  • approva i regolamenti interni relativi all’attività;
  • definisce le quote sociali e le scadenze di versamento;
  • convoca l'Assemblea Ordinaria per l'approvazione del bilancio;
  • relaziona all'Assemblea sul bilancio e sull'operato dello stesso Consiglio;
  • decide sull’impiego del residuo del bilancio da sottoporre all’Assemblea;
  • adotta, qualora si dovessero rendere necessari, i provvedimenti di esclusione dei Soci;
  • delibera sulle ammissioni o meno dei nuovi Soci, qualora si verifichi tale necessità;
  • favorisce la partecipazione dei Soci all’attività dell’Associazione.

Art. 22 - Le sedute del Consiglio Direttivo sono valide quando vi intervenga la maggioranza dei componenti. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevarrà il voto del Presidente. Il Consiglio Direttivo per le sue attività si avvale di Coordinatori e Coordinatrici dei Gruppi di Lavoro, il cui parere deve essere obbligatoriamente acquisito per le deliberazioni di competenza. Alle sedute del Consiglio Direttivo sono invitati permanenti, senza diritto di voto, i coordinatori e le coordinatrici dei Gruppi di Lavoro, i soci/e eletti/e nelle istituzioni e i rappresentanti espressi/e dall’Associazione negli enti e nelle istituzioni del territorio. Alle sedute del Consiglio Direttivo possono essere invitati anche altri Associati/e o terzi, senza diritto di voto. Per ogni seduta del Consiglio Direttivo viene redatto un verbale, che deve riassumere la discussione avvenuta e le deliberazioni effettuate e che dovrà essere trasmesso all’Assemblea entro 7 giorni.

Art. 23 - Le funzioni dei componenti del Consiglio Direttivo sono completamente gratuite, ad esclusione di eventuali rimborsi delle spese sostenute nell'interesse dell'Associazione, in seguito ad approvazione del Consiglio stesso.

I GRUPPI DI LAVORO

Art. 24 - I Gruppi di Lavoro sono aperti a tutti gli associati/e, avvalendosi anche di esperti esterni nominati dal Consiglio Direttivo. I Gruppi di Lavoro aiutano il Consiglio Direttivo nella redazione del programma delle attività sociali e nell’elaborazione delle proposte politiche da avanzare sui temi di loro competenza. I Gruppi di Lavoro sono tenuti a dare notizia delle loro attività (riunioni, documenti e iniziative) all’Assemblea.

LA PRESIDENZA

Art. 25 - Compongono la Presidenza il Presidente e il Vice Presidente. La Presidenza è eletta, a maggioranza dei presenti, dall’Assemblea che ne determina i poteri. Presidente e Vice Presidente non devono ricoprire incarichi di coordinamento di Gruppi di Lavoro e devono essere di genere diverso.

Il Presidente ha la rappresentanza e la firma legale dell'Associazione. Il Presidente può delegare ad uno o più consiglieri parte dei suoi compiti, in via transitoria o permanente. In caso il Presidente sia impedito per qualsiasi causa all’esercizio delle proprie funzioni, lo stesso viene sostituito dal Vicepresidente in ogni sua attribuzione.

La Presidenza ha la responsabilità generale della conduzione e del buon andamento dell’Associazione, garantendo la partecipazione attiva degli associati/e ispirandosi al principio di democraticità. La Presidenza presiede i lavori dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo, convoca le riunioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo e ne definisce i relativi ordini del giorno. Presidente e Vice Presidente sono i portavoce dell’Associazione e dei suoi associati nei confronti di tutti i soggetti esterni all’Associazione e la rappresentano nei rapporti con la popolazione, le altre Associazioni democratiche, i Partiti, i movimenti politici democratici, l'associazionismo economico, sociale, culturale e ambientalista e le organizzazioni sindacali.

IL TESORIERE

Art. 26 - Il Tesoriere è eletto dal Consiglio Direttivo e rimane in carica per la durata dello stesso. Ogni Socio maggiorenne può essere eletto alla carica di Tesoriere. Il Tesoriere è responsabile della gestione del patrimonio dell’associazione nonché della conservazione della documentazione relativa, provvede alla gestione del bilancio, alla riscossione delle entrate ed al pagamento delle spese in conformità alle decisioni del Consiglio Direttivo e redige il libro cassa. Il Tesoriere, insieme al Presidente ha la delega all’operatività sul Conto Corrente bancario dell’Associazione.

IL COLLEGIO DI GARANZIA

Art. 27 - Il Collegio di Garanzia viene eletto dall’Assemblea, è composto da 3 membri e resta in carica per la stessa durata del Consiglio Direttivo. Ha il compito di verificare il rispetto del presente Statuto e di dirimere tutte le questioni che possono insorgere fra Soci ed organi dirigenti. Il Collegio di Garanzia partecipa di diritto alle sedute del Consiglio Direttivo senza diritto di voto.

IL COLLEGIO DEI REVISORI (se nominato)

Art. 28 - Il Collegio dei Revisori è eventualmente composto da uno a tre membri effettivi, nominati dall'Assemblea, al di fuori dei componenti del Consiglio Direttivo e del Collegio di Garanzia. Verifica periodicamente la regolarità formale e sostanziale della contabilità. Redige apposita relazione da allegare al bilancio consuntivo e preventivo.