Una città per le donne

Tra i fenomeni che ancora nel 2020 segnano una enorme disparità fra i cittadini di Faenza e di tutto il Paese troviamo la differenza di opportunità che vi è fra uomini e donne, il cosiddetto gender gap. Da una parte le discriminazioni, spesso frutto di una cultura di stampo patriarcale, ancora fortemente radicata nel nostro paese, non consentono a molte cittadine di poter esprimere appieno le proprie potenzialità in campo lavorativo, politico e sociale; dall’altra le donne sono vittime, anche nel nostro territorio, di forme di violenza e maltrattamenti. La nostra città non deve essere più nota alle cronache locali per casi di discriminazione (come purtroppo avvenuto troppo spesso negli ultimi anni): Faenza Coraggiosa intende promuovere le istanze di chi crede che le disuguaglianze fra uomini e donne vadano cancellate, in un’ottica in cui le differenze di genere non rappresentano più un ostacolo per il libero sviluppo di ogni individuo. Combattere le disuguaglianze di genere significa anche lottare contro tutte quelle rappresentazioni e quei ruoli che vengono associati alle donne da decenni, se non da secoli. Ad esempio, contro chi le vuole esclusivamente relegate al focolare domestico (oikos) ed impegnate nella cura dei figli, o contro chi, nella ristrettezza e nell’ottusità delle proprie vedute, le rende bersaglio di oggettificazione. Per questo Faenza Coraggiosa contribuirà, attraverso proposte ed azioni concrete, ad affermare un’immagine della donna libera dagli stereotipi di genere, e cercherà di contrastare, anche preventivamente, la diffusione di episodi di violenza e discriminazione dei quali è spesso vittima.

Tanto a livello nazionale (Codice delle pari opportunità fra uomo e donna – D.Lgs. 198/2006) quanto a livello regionale (Legge quadro per la parità e il contrasto alle discriminazioni di genere – L.R. 6/2014) troviamo norme che promuovono interventi, anche degli enti locali, per rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità e al contrario per realizzare l’uguaglianza sostanziale fra uomini e donne nel lavoro, in famiglia e nella società. In particolare, il Comune di Faenza potrà agire sia al proprio interno (prendendo in considerazione la propria organizzazione e quella delle società ed entri partecipati e controllati), sia verso l’esterno, continuando ad implementare e rafforzare i progetti e gli interventi già realizzati negli ultimi 10 anni.

Proposte per Faenza:

  1. Predisporre un piano di azioni positive volte a rimuovere le discriminazioni presenti nell’attività del Comune di Faenza e negli enti ed aziende partecipati e controllati: per rimuovere ogni forma di discriminazione – anche indiretta – presente nell’azione del Comune, si propone che il Consiglio Comunale adotti una mozione di recepimento dei principi Strategia per la parità tra donne e uomini adottata dall’Unione Europea a marzo 2020. Tale mozione conterrà l’impegno della Giunta a promuovere l’adozione di un Codice Etico Antidiscriminatorio da parte del Comune di Faenza e delle sue società partecipate e controllate (in primis: ASP della Romagna Faentina, ACER Ravenna e Faventia Sales), così come l’impegno a promuovere attività formative rivolte ai dipendenti dell’Unione e ai cittadini in merito alla discriminazione amministrativa, al diritto antidiscriminatorio, e al linguaggio discriminatorio negli atti amministrativi.
  2. Rafforzare l’impegno dell’amministrazione nell’attività di prevenzione e di contrasto alla violenza di genere contro le donne: nei prossimi 5 anni sarà importante proseguire l’impegno del Comune di Faenza a favore delle politiche di educazione al rispetto e alla valorizzazione delle differenze di genere, tramite percorsi formativi ed iniziative pubbliche coordinati dall’Ufficio Politiche e cultura di genere; unite al potenziamento del sostegno alle donne vittime di violenza o a rischio di maltrattamento, attraverso le collaborazioni con SOS Donna e la rete associativa locale. Ciò dovrà avvenire tramite l’utilizzo di sempre maggiori risorse del Comune e tramite l’accesso a finanziamenti regionali, con l’obiettivo di potenziare i centri antiviolenza presenti sul nostro territorio.
  3. Realizzazione di un bilancio di genere del Comune di Faenza: il bilancio sociale di genere si delinea come azione fondamentale per l’applicazione del gender mainstreaming negli enti locali, ossia il determinare l’impatto delle politiche pubbliche e dell’utilizzo delle risorse economico-finanziarie al fine di perseguire obiettivi di equità fra uomini e donne. Non è un “bilancio delle donne”, ma uno strumento che attraverso l’elaborazione di dati, analisi e statistiche consente all’amministrazione di valutare se i propri servizi contribuiscono o meno alla riduzione delle disuguaglianze di genere. Si propone la realizzazione di un primo bilancio di genere del Comune di Faenza, redatto secondo le linee guida in merito definite dalla Regione Emilia-Romagna nel 2018.